venerdì 29 novembre 2019

Calendario dell'Avvento d'Abruzzo 2019

Tra qualche giorno tornerà sul blog questepagine il
Calendario dell'Avvento d'Abruzzo.
Aspetteremo il Natale, chiacchierando d'Abruzzo.
Per 24 giorni, a partire dal 1 dicembre, cercherò di tenervi compagnia con argomenti inerenti all' amata regione.

Calendario dell'Avvento d'Abruzzo 2019


Nell'attesa, riassumo qui gli articoli delle precedenti edizioni (2015-2016-2017)

2017

2016


2015


Martedì, 1 dicembre - Preparativi ed organizzazione
Venerdì, 4 dicembre - Peperoni secchi
Sabato, 5 dicembre - Crustili
Lunedì, 7 dicembre - Fuochi della vigilia
Martedì, 8 dicembre - Concezione
Mercoledì, 9 dicembre - La neve lungo l'Altopiano
Giovedì, 10 dicembre - Cavicionetti
Venerdì, 11 dicembre - Pizze e foje
Sabato, 12 dicembre - Formaggio
Domenica, 13 dicembre - Santa Lucia
Lunedì, 14 dicembre - Mari e Monti
Martedì, 15 dicembre - Rievocazioni quasi storiche
Giovedì, 17 dicembre - Regali presuntuosi
Venerdì, 18 dicembre - Itinerari abruzzesi
Sabato, 19 dicembre - Prove di parrozzo
Domenica, 20 dicembre - Menù della vigilia
Martedì, 22 dicembre - Mai senza
Mercoledì, 23 dicembre - Di dolcezze

domenica 24 novembre 2019

Riprendiamoci il Natale, in versione cartacea.

È finalmente arrivata la versione cartacea di Riprendiamoci il Natale.
Un pensiero, un regalo: un libro è sempre ben accetto.


domenica 17 novembre 2019

Il sole e la frescura. Roccacaramanico.



Un ricordo dell'estate appena trascorsa che non avevo ancora condiviso sulle mie pagine, questepagine.

Da Caramanico, in direzione Campo di Giove, una volta superato il paese di Sant'Eufemia a Majella, si arriva proprio ad una frazione di questo comune, denominata Roccacaramanico. 


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Già all'ingresso del borgo, un profumo, a metà fra medievale e romantico, ha permeato l'entusiasmo quasi ingenuo della mia incredulità. Ero meravigliata dal fatto di essere giunta in un luogo al contempo semplice, per la limpidezza dell'atmosfera e per le  forme architettoniche originali, sebbene alcune rifatte di ricente, eppur vario per i colori e per le tonalità della natura inviolata.



Gli angoli caratteristici del piccolo villaggio sembrano quasi discorrere con il visitatore, contento di poter allargare gli occhi verso l'orizzonte del circondario genuino. 
Molto bella la piazza che è al contempo terrazza, con alcune panchine che permettono il riposo del viaggiatore, nel mentre continua ad ammirare il paesaggio.



Proseguendo, invece,  nel cammino, si sale. 
Le vie sono erte. Il sole è più caldo, verso su, ma la frescura dell'altezza sul livello del mare comunque rincuora.






In cima, lo scenario è ancora più antico e primigenio. L'atmosfera è complice dei pensieri rarefatti. Le pietre li assecondano e la calma li invoglia ad immaginare scene di vita che erano abituali in un passato non troppo distante. In quei periodi il centro doveva essere animato dall'operosità degli abitanti, prima che essi decidessero che sarebbe stato meglio per loro trovare fortuna in altri luoghi, lasciando il natìo borgo solo con pochissimi custodi originari.




Mi sono fermata anch'io a pensare, a fantasticare quella vita di un tempo, e forse ad immalinconirmi un po' per la partenza dei suoi abitanti di una volta.

Subito dopo però ho ripreso fiducia, riflettendo sul fatto che oggi il borgo ha ripreso nuova vita, soprattutto in relazione al crescente interesse di turisti ed escursionisti. Soddisfatta, ho ripreso il mio viaggio in discesa, avevo in animo di visitare l'interessante Museo Etnografico che ha sede proprio all'ingresso del paese. 

C.D'Orazio



















Roccacaramanico si trova in provincia di Pescara

sabato 16 novembre 2019

La quiete del lago. Eremo di San Domenico.









Tante volte osservai da lontano, mentre ero in transito sulla strada che conduce al Lago di Scanno. Immaginavo che fosse un luogo di sospiro e di respiro. Lo avevo anche letto. 
Spesso avrei voluto fermarmi ma era sempre o troppo tardi o troppo presto o ancora affollato o quasi chiuso. 
Il tempo rimandava la visita a momenti in cui avrei avuto più concentrazione per assaporare la serenità di quel luogo d'incanto.
E il tempo ha sempre ragione.
Qualche settimana fa, con la pacatezza di un giro di domenica pomeriggio, sono riuscita a compiere il mio proponimento.

Dopo aver accostato la portiera dell'auto, m'incamminai lungo il tragitto che conduce alla piccola chiesa. 
Un solido ponticello collega la strada al luogo di culto, permettendo di passare sopra alla grandiosità di un lago incastonato fra i monti. 
Le sponde sono infatti quelle del Lago di San Domenico, bacino artificiale, un paradiso alla vista e una carezza di quiete per i pensieri, nella Valle del Sagittario.
Lì, dove gli opposti declivi delle montagne si incontrano a formare la punta di un triangolo, le acque del lago rispondono di concerto, mostrandosi anch'esse ferme e di geometria capaci.



Con il capo girato ad adocchiare l'orizzonte in cui le acque si congiungono a punta alla punta del cielo, arrivai alla piccola chiesa, che, racchiusa fra le rocce, custodisce la grotta dove il monaco visse da eremita, guadagnandosi la santità.



Una volta fuori, mi affacciai di nuovo al magnifico porticato davanti alla chiesa, a godere ancora del panorama lacustre e della vegetazione rigogliosa.



Ammirai quella abbondanza di verde e di rosso e di blu, frammista alla tranquillità del luogo di preghiera e di riflessione.
Con me portai finalmente il piacere di quella visita e di quella vista.

C. D'Orazio





L'Eremo di San Domenico si trova nel comune di Villalago (AQ)