Non ho dato un ordine alle espressioni. L'articolo è in continuo aggiornamento.
Proverbi
- Vidò' e nin tuccà' è 'na cosa da cripà'.
Vedere e non toccare è una cosa da crepare.
- Si l'orte nni bbòve, lu patròne nni magne.
Se l'orto non beve, il padrone non mangia.
- Statte 'ngh (e) si quaranta guaie. / Sctatte 'ngh (e) 'sse poche uaie.
Resta con quei quaranta guai. / Rimani con quei pochi guai.
- Lu
piatte de la cummare è
sempre 'cchiu rosse.
Il piatto della
comare è sempre più grande. Le cose altrui sono sempre migliori.
- Lu monace vreognoso porte la visaccia vote.
Il monaco timido ha la bisaccia
vuota.
- Ne ruje e ne muje.
Non parla e non fa alcun cenno.
- Nen tresche e nen spicce l’are.
Non trebbia e non sgombera il campo.
Né prende provvedimenti né si assume responsabilità.
- A preta a preta s’è fatte Rome.
La città di Roma è stata costruita
con una pietra dopo l’altra. È bene fare le cose con calma.
- L’acque ca n’a venute in ciele scta.
L’acqua che non è venuta giù è
rimasta in cielo. Prima o poi tutto accade.
- Tire uje ca ve dumane.
Vai avanti oggi, ché domani
arriverà. Vivi alla giornata.
- Arepuse ‘ssa cocce.
Fai riposare la testa. Non mettere
troppa carne al fuoco. Fai le cose con calma.
- Che ce tie’ ‘ncocce? La canije?
Che cosa hai in testa? La crusca?
Hai idee strane e strampalate!
- Se allenzate cumma a na caijne!
Cova come una gallina.
- Vaijo,' a calate de sole, va' a strama.
Ragazzo, dopo il tramonto, governa
le bestie.
- Setacce setacce, coma mi fi, cuscì te facce.
Setaccio, setaccio, come mi fai,
così ti faccio. Occhio per occhio, dente per dente.
- N' vaj' a la chiese ca so cioppe; a la cantine chiane chiane...
Non vado in chiesa perché non
cammino bene; alla cantina arrivo lentamente. Faccio quel che mi conviene.
- Povere la pecure che je pese la lane!
Povera la pecora a cui pesa la lana.
- Addo’ scta troppe ijelle nen fa mai juorne.
Dove ci sono troppi galli non fa mai
giorno.
- Tu pienne come ‘na ceresce.
Sei penzolante come una ciliegia.
- Chi nen te’ bone la cocce, te’ bone le gambe.
Chi non ha buona testa deve avere
buone gambe. Chi non è veloce con il pensiero, deve essere veloce con le gambe.
- Che bella jande, Giuva'!
Che bella ghianda, Giovanni! (Riferito a chi
cambia discorso all'improvviso).
- Se sé move lo rano, 'nqua parti tira
vento (dialetto aquilano).
Se si muove il grano da qualche parte tira
vento.
- Rosce d sere
, bontempe se spere.
Rosso di sera, buontempo si spera.
- Che nin
puzza ote manghe dendre a l'ussarje.
Che tu non possa riposare neppure nell'ossario.
- Tire uje ca ve dumane!
Tira avanti oggi, che poi c'è domani. Lascia trascorrere il
tempo.
- Lu setacce da
je’ e da mene'.
Il setaccio deve
andare e deve tornare indietro. Il bene che si fa deve essere ricambiato.