Sì,
la salute prima di tutto, per carità.
Quello
che più mi manca, in questo periodo, è preparare le valigie e organizzare la
lista delle cose da fare e dei luoghi da visitare.
L'attesa
di un viaggio è il viaggio stesso, direbbe qualcuno, ma quanta tristezza
nell'essere consapevoli che, al momento, non abbiamo niente da aspettare: non
ci sono date, non ci sono programmi, non ci sono certezze, non ci sono
biglietti d'aereo.
Manteniamo
però la speranza, la speranza di poter scegliere finalmente una nuova località
da visitare, di poter stilare con precisione un nuovo programma; poi l'ansia di
aver preso tutto, di controllare, di prenotare biglietti, di saper cogliere le
offerte e di mettere da parte i soldi necessari.
I
viaggi sono sempre stati una grande occasione, per la nostra famiglia, di
aspettativa, di curiosità e, perché no, anche di litigate su cosa preferire,
cosa scegliere, quanto spendere, dove andare, quanto trattenersi, quando
tornare.
Ecco,
oggi mi manca quell'atmosfera di complcitià che si crea quando si decide di
andare insieme.
Quel
meccanismo emotivo che abbraccia la preparazione di un viaggio.
E
se ci penso, due lacrime mi scendono pure.
In
queste foto è riassunto un viaggio che facemmo nel 2012. Arrivammo in Slovenia,
dov'era il nostro alloggio, a Rateče Planica per la precisione. Da lì, le
nostre escursioni verso la città di Kranjska Gora e le sue atmosfere invernali,
da dove i miei figli, piccoli, tra le altre cose, inviarono una cartolina (di
carta, eh) con francobollo (addirittura) alla loro scuola.
Attraversammo
il confine e ci spostammo verso l'Austria. Le meraviglie dell'attesa natalizia,
dei mercatini e delle bevande calde ci aspettavano a Villach, città della
Carinzia, dove, tra le altre cose, facemmo anche un giro su un trenino che
attraversava la città, con le coperte sulle gambe!
I
bambini si divertirono molto a pattinare sul ghiaccio.
Ci
dirigemmo quindi verso Velden am Wörther See, la meravigliosa cittadina sul
lago Wörthersee che, nei giorni dell'avvento, ospita un presepe galleggiante.
Qui ammirammo i mercatini, bevemmo bevande bollenti, riscaldandoci vicino ad
uno dei tanti fuochi disposti all'interno di simil otri di legno, disseminate
lungo il cammino. Sul palco, posto al centro di una piazza, una gentile
cantante dedicò persino un brano di auguri a mio figlio, per festeggiare il suo
compleanno!
Torneranno
i nostri viaggi.
Noi
li stiamo già immaginando.
#viaggi #viaggi2020 #lockdown