giovedì 15 dicembre 2016

15 dicembre - Bocconotti per Natale



Cari amici, eccoci giunti al 15 dicembre, a tarda ora. È tempo, come al solito, di aprire un'altra finestrella del Calendario dell'Avvento d'Abruzzo.

Nel pomeriggio i miei familiari mi chiedevano insistentemente un dolce, uno di quelli importanti che ben potesse adattarsi alla circostanza prefestiva.
Mi è così venuto in mente proprio il bocconotto, dolce della tradizione abruzzese, in maniera particolare del paese di Castelfrentano (CH).

Il bocconotto non è da intendersi come tipicamente natalizio, bensì come una prelibatezza che si adatta a tutte le circostanze. E dunque, anche al Natale.

Dico la verità, avevo fatto pochissime prove in merito e dunque non ero sicura della riuscita.

La ricetta originale, come tutti sanno, è gelosamente custodita all'interno delle famiglie che si tramandano il segreto di tanta bontà.
Consapevole di ciò, ne ho ricavata una mia personale, documentandomi.
Per questo motivo voglio ribadire che quella che illustrerò è una mia variante, adattata ai miei gusti e alle mie capacità di realizzazione.

Ingredienti per il ripieno

200 gr di mandorle 
200 gr di cioccolato fondente
6 tuorli di uova
200 gr di zucchero
400 cl di latte 
cannella
1 bicchierino di liquore dolce
1 buccia di limone grattugiata

Ingredienti per la pasta frolla 

10 tuorli di uova
8 cucchiai di olio
125 di burro
150 gr di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
farina q.b. (circa 600/700 gr)

zucchero al velo 

Preparazione

Iniziamo con il ripieno.
Mettiamo a tostare le mandorle (Io l'ho fatto in una teglia, nel forno della stufa a legna).

 





Adesso tritiamole molto finemente




Mescoliamo le uova, con lo zucchero, il cioccolato,  il latte, la cannella, il liquore e la buccia di limone. Portiamo ad ebollizione il composto e lasciamo in cottura per una decina di minuti. 





Dopo aver fatto leggermente raffreddare il composto, possiamo aggiungere le mandorle grattugiate e amalgamare bene il tutto.



Pensiamo ora alla pasta frolla.
Mescoliamo tutti gli ingredienti: uova, zucchero, olio, burro, lievito e farina. 
Otterremo un composto morbido.



Prepariamo i pirottini. Io ho utilizzato quelli in silicone che non necessitano di essere imburrati ed infarinati prima di contenere il composto.


Adesso sistemiamo l'impasto della frolla all'interno delle formine.


Mettiamo il ripieno, avendo cura di arrivare fin quasi all'orlo dei "cestini", senza però raggiungerlo.




Con un coppapasta, oppure con un bicchiere rovesciato, cerchiamo di tagliare sulla pasta frolla un dischetto che abbia la stessa misura dei nostri "cestini".




Posizioniamolo sopra, a mo' di copertura.


 

Mettiamo i dolcetti su di una teglia ed inforniamo a circa 180°.
Lasciamoli raffreddare e cospargiamoli di zucchero al velo.




Vi auguro la buonanotte.
A domani,
C. D'Orazio


Ho scritto sul Natale d'Abruzzo

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mercoledì 14 dicembre 2016

14 dicembre - Artigianato d'Abruzzo




Cari amici buonasera,
ci accingiamo ad aprire la casellina del Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, in data 14 dicembre.

I tempi di attesa del Natale si riducono e, insieme alla consapevolezza di doversi affrettare, inizia pure l'ansia frenetica dell'acquisto ad ogni costo.
Andiamo di fretta, indiscutibilmente.
Con la fretta, tuttavia, perdiamo il gusto di osservare, di riflettere, di considerare. 
Insomma perdiamo il piacere di fermarci.

Questa era la riflessione che facevo negli ultimi giorni, mentre mi godevo un giro fra talune bancarelle di paese.
Su alcune di esse potevo osservare prodotti dell'artigianato artistico d'Abruzzo. 

Ho capito che non avrei potuto far scorrere gli occhi velocemente, come di solito accade quando si ha fretta di acquistare regali di rito e non si ha tempo di ponderare con attenzione.



Nella nostra regione, la produzione artistica artigianale di oggi continua la tradizione che si è affermata già dal passato.

In particolare distinguiamo opere di pregio di ceramiche, vasellame vario e di coccio, rame, ferro battuto, legno e pietra.


 








Molto antichi e pregiati i lavori tessili eseguiti a mano, la cui realizzazione purtroppo si fa sempre più rara; tra questi spiccano centrini, tovaglie, coperte all'uncinetto.



Con queste poche annotazioni, spero di aver stimolato la curiosità di alcuni ad approfondire l'argomento e a recarsi personalmente a visitare le botteghe artigianali dove ancora si realizzano capolavori meravigliosi.
In questo periodo troverete sicuramente idee originali per i vostri regali di Natale.

Di artigianato artistico in Abruzzo scriverò ancora.

Per il momento vi auguro la buonanotte e vi saluto, permettendomi di citare un brano tratto dal racconto Quanto costa un bambinello, inserito nella raccolta Riprendiamoci il Natale.

I panettoni sono lì, sono pochi, in ordine sullo scaffale. Se ne stanno tutti in fila, quasi fossero prossimi ad un’esecuzione. Uno dopo l’altro, attendono che qualche mano agguanti il loro laccetto posto in sommità e li catapulti nel carrello semi-vuoto.
Giro la guardia, mi dirigo verso il reparto dei giocattoli.
Mentre cammino mi capita di guardarmi le scarpe. Rivedo i miei piedi da bambina, infilati nelle calzature da ginnastica. Le ricordavo più sporche. Mi viene da sorridere.
Mi fermo. [...]

Concetta D'Orazio. 

Ho scritto sul Natale d'Abruzzo
 
https://www.amazon.it/Riprendiamoci-il-Natale-Concetta-DOrazio-ebook/dp/B00H2TE60W/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1480692877&sr=8-1&keywords=riprendiamoci+il+natale

 

martedì 13 dicembre 2016

13 dicembre - Dolci di Natale, i celletti




Ciao, amici, siamo giunti al 13 dicembre, giornata dedicata a Santa Lucia. La nuova finestrella del Calendario dell'Avvento d'Abruzzo si apre all'insegna di un dolce molto caratteristico della nostra cucina: i celli ripieni o celletti ripieni, cioè uccelli o ucccellini ripieni.

Per composizione somigliano ai cavicionetti e a volte i due tipi di dolce vengono facilmente confusi. Occorre però precisare che, mentre i celli sono cotti al forno, i cavicionetti si ottengono con la frittura.

Proviamo a produrli insieme?

Allora, iniziamo dagli ingredienti.

Per l'impasto occorrono:

1 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di olio
3 cucchiai di zucchero
farina q.b. (500 gr. circa)
1 pizzico di sale

Il ripieno può essere molto vario, ma se vogliamo essere fedeli alla tradizione, dobbiamo rispettare questo suggerimento:

20 mandorle tritate
bicotti triti
marmellata d'uva (o quella che più vi piace)
2 cucchiai di miele
1 bicchierino di liquore a scelta

Preparazione

 Misuriamo l'olio e il vino, in egual misura, con un bicchiere.




Mettiamo l'olio e il vino in una ciotola. Aggiungiamo lo zucchero e la farina.



Lavoriamo l'impasto.



Stendiamolo con un matterello in una sfoglia con profondità di 4 o 5 millimetri.
Ricaviamo tanti dischi rotondi da farcire.



Prepariamo il ripieno, seguendo queste foto.


 Un'alternativa al ripieno di tradizione può essere rappresentato dalla semplice nutella.









Chiudiamo la pasta a mezzaluna. Stringiamo il bordo dei dolcetti, anche con i rebbi di una forchetta.


Prendiamo le due estremità dela mezzaluna e chiudiamo da un lato, facendo combaciare bene la pasta.





Inforniamo per una mezz'oretta in forno già caldo a 180°.

Le squisite prelibatezze sono pronte.




Vi saluto. A domani.

C. D'Orazio




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Ho scritto del Natale in Abruzzo in Riprendiamoci il Natale




lunedì 12 dicembre 2016

12 dicembre - Il confetto e Sulmona

Cari amici, siamo arrivati alla dodicesima finestrella del nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo.

Dopo cena, nel momento del languorino a gusto dolce, ho avuto voglia di un confetto.
Direte: un confetto? Che insolito desiderio.



Sulla tavola d'Abruzzo, invece, non è affatto strano trovare il dolcetto piccolino dalla forma affusolata e dal gusto profumato.
Sì, i confetti si offrono e si consumano nelle occasioni importanti: nascita, matrimonio, laurea, cerimonia religiosa, anniversario.

La nostra affezione per queste piccole prelibatezze, tuttavia, ce li fa tenere in casa anche a prescindere dalle ricorrenze importanti.




Capitale del confetto d'Abruzzo è Sulmona, città in provincia di L'Aquila. Qui nacque il poeta latino Ovidio.

Di essa amo la tranquillità e la sua composta eleganza.
Per questo motivo, mi reco spesso a far visita.

A Sulmona si trovano anche il L'eremo di Sant'Onofrio al Morrone ed il Santuario di Ercole Curino.



















Ecco, amici, come sempre a tarda ora, apriamo un'altra finestrella del Calendario. Con il darvi la buonanotte, spero che il mio suggerimento, relativo ad un'altra città abruzzese da visitare, possa essere da voi apprezzato.











A domani,
 C. D'Orazio



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domenica 11 dicembre 2016

11 dicembre - Mercatini

La casellina del Calendario dell'Avvento d'Abruzzo si apre oggi, in data 11 dicembre, di ritorno a casa, dopo una serata fra profumi speziati e luci natalizie.

Le fiamme soccorrevano, riscaldando, la gente poco infreddolita da questo dicembre di tepore.


Moltissime le persone che si avvicendavano nella piazza del Municipio, dove la preparazione alle Feste era favorita da cibo, musiche e decorazioni.

Pronta la grande tombola, ognuno custodiva la sua cartella fortunata.




















Addobbi, cibo, prodotti dell'artigianato. Cornici a queste meraviglie, le strade del paese di Casalincontrada. 
Il discreto nucleo abitato si era trasformato in un paesaggio da fiaba nordica.













Tra la folla, ho girato nella speranza di individuare angoli d'interesse.
Ho gioito nel trovarli e nel fotografarli.




 Ho visitato la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.



La brezza fresca della sera e la leggera stanchezza per la camminata mi hanno fatto infine accomodare davanti al piatto abruzzese per eccelenza: arrosticini e bruschette.






A domani, 
C. D'Orazio



Casalincontrada è in provincia di Chieti. 


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