Il silenzio non è bianco. Il silenzio è rivestito di mezze tinte.
Così pensai, avvicinandomi a quelle rive.
Già si nascondevano le parole.
E io non le ho cercate. Sapevo che si erano ritirate. Avevano lasciato il posto agli occhi, affinché correggessero con le gradazioni, tutti quei suoni che esse, le parole, non avrebbero saputo pronunciare.
L'azzurro si proponeva in innumerevoli venature. Ne assecondavo alcune e subito le altre mi si paravano innanzi. Quella sensazione non saprei ricordare in queste righe, così vivace e accesa. Un'emozione senza limiti, era da tanto che non ne avvertivo una simile, così importante, così ingombrante. Magnifica e pur, nello stesso tempo, tranquilla.
Girai lo sguardo da quell'acqua. Lo rivolsi pure al verde: le tonalità si confondevano, intrecciandosi, nelle erbe basse e nelle foglie, all'aria.
Mi lasciai trasportare dagli ondeggiamenti, non dell'acqua, ma della brezza.
E mentre quella tavola di tutti i blu non si muoveva, le carezze dell'aria mi solleticavano la nuca. Mi scompigliavano un po' i capelli, in quella parte della loro lunghezza, dove essi solitamente si arricciano.
Mi sentii così aggiunta, per casualità o per volontà remota, a quel decorso della natura, laddove essa non vuol essere controllata, né organizzata.
Così, proprio come i miei capelli diventati ribelli.
Cercai allora un limite, un sostegno realizzato da mano umana. La bellezza era tanta. E pure la voce del lago.
Avevo bisogno di aggrappare da qualche parte tutta quella mia impressione che l'acqua, la vegetazione, l'aria mi stavano porgendo in regalo.
Mi appoggiai, sì. Mi appoggiai e respirai i colori, feci digestione di quei toni vividi. Annusai il venticello onesto e carezzevole.
Mi restituii a quella pace e volli salire, infine, in alto. Ad ammirare quel cuore di lago.
Concetta D'Orazio
Il lago di Scanno appartiene ai comuni di Villalago (AQ) e Scanno (AQ).
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