Ti fermi, finalmente a conoscere la tranquillità di essere tu, senza ulteriori pretese.
La cura che in quei momenti poni a cercare l'approdo giusto è inversamente proporzionale al bisogno di allontanarti dal frastuono e di godere solo dell'incanto delle acque, della brezza. Di quel prezioso lido.
La frescura delle rive, sale dai ciottoli, ad accarezzarti il respiro.
Il bisogno si fa necessario e muovi le gambe, fino a far posare i piedi a livello poco profondo, in quelle acque che hanno preso solo il colorito della natura, ancora primitiva.
La vita qui non è domata da mano umana. Ti accorgi e ti delizi.
La natura è accompagnata dai gesti di chi, come te, in questa domenica di caldo insidioso, ha fermato il suo riposo su una delle numerose rive incolte, selvagge ma meravigliose, della Costa dei trabocchi.
Mentre mi passi la mano sul collo e mi sussurri le tue parole recidive, ripenso alla mia fortuna.
Riguardo quel gioco di fremiti e di sguardi che sollevammo in età passate. Insieme.
Considero di nuovo quel diletto che ancora ci accarezza. Insieme.
Fra tutto il fragore di silenzi irrazionali, di acque che si abbandonano a riva, con la serenità degli accordi naturali, mi dispongo, pur io in pace, ad assaporare il dolce e aspro sapore salmastro.
Poi mi abbandono al sonno. E mi ricompenso.
Concetta D'Orazio
Trabocco di Punta Isolata, località Rocca San Giovanni (CH)
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