Cari amici, come ho già anticipato, inizia oggi il conto alla rovescia che ci porterà fino a Natale.
Ho approfittato della tradizione del cosidetto calendario dell'Avvento per realizzarne, ancora una volta, uno tutto a tema abruzzese.
Spero di riuscire a catturare l'attenzione di quanti amano la nostra regione, in tutti i suoi aspetti: consuetudini, tradizioni, gastonomia e, naturalmente, bellezze paesaggistiche e artistiche.
Cercherò di raccontare ancora un po' di vita passata e presente, sentita con l'anima d'Abruzzo che mi porto dentro dalla nascita. Mi impegnerò a variare negli argomenti, per evitare di ripetere la trattazione di tematiche di cui ho già parlato.
Continuerò, tuttavia, a linkare le ricette dei cibi delle Feste, sperando di fare per voi cosa gradita.
Al mattino, sul presto, è possibile godere della purezza dell'atmosfera. Le temperature più fredde del tramonto ripropongono la bellezza del paesaggio.
Il mio sguardo, lo rivolgo alle pendici della Majella e vedo già le sue cime ovattate di bianco.
Per chi, come me, ha la passione della montagna in inverno, inizia il periodo che non esito a definire come il più bello dell'anno.
E mentre fuori l'aria si fa frizzantina, dentro casa il tepore diventa più intenso, soprattutto per chi ha la fortuna di poterne godere, accanto alla fiamma del camino.
L'utilizzo della legna da ardere per scaldare gli ambienti interni è ancora molto sviluppato in Abruzzo, in maniera particolare nei paesi che si trovano alle pendici della montagna.
Nei paesi in cui c'è ancora una forte tradizione per questa forma di riscaldamento, ogni casa è dotata di una rimessa per la legna: qui, i tronchi trovano riparo dalle intemperie.
Generalmente nei mesi antecedenti a quelli invernali, in estate o in autunno, in ogni famiglia si provvede a sistemarne grosse quantità, acquistandone o semplicemente preparando all'accastamento i tronchi che si ricavano dalle potature e dalla sistemazione delle piante presenti nei terreni di proprietà.
La fiamma scalda, ma la fiamma ispira pure. Mi piace perdermi nei suoi ghirigori.
Amo svegliarmi la mattina, avendo tra le preoccupazioni principali quelle di pulire il camino, togliere la cenere, recarmi sotto casa a prendere la legna che serivirà per la giornata.
Un rapporto con il tepore che trascende il bisogno primario del riscaldamento, diventando consuetudine che ispira tenerezza e sicurezza.
Per questo primo giorno di attesa, ripropongo la ricetta di un dolce buonissimo, la cicerchiata.
Vi ringrazio tutti,
a domani
C. D'Orazio
La fiamma scalda, ma la fiamma ispira pure. Mi piace perdermi nei suoi ghirigori.
Amo svegliarmi la mattina, avendo tra le preoccupazioni principali quelle di pulire il camino, togliere la cenere, recarmi sotto casa a prendere la legna che serivirà per la giornata.
Un rapporto con il tepore che trascende il bisogno primario del riscaldamento, diventando consuetudine che ispira tenerezza e sicurezza.
Per questo primo giorno di attesa, ripropongo la ricetta di un dolce buonissimo, la cicerchiata.
Vi ringrazio tutti,
a domani
C. D'Orazio
Ho scritto sul Natale d'Abruzzo in questo e-Book
Riprendiamoci il Natale
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