Povero n.1: - Piacere, sono povero.
Povero n.2: - Piacere! Che coincidenza, sono povero anch'io!
Povero n.1: - Eh, sì, che coincidenza!? Ma tu sei povero "assoluto" o povero "relativo"?
Povero n.2: - Io sono povero relativo. E tu?
Povero n. 1: - No, io sono un povero ASSOLUTO! Di antica famiglia e tradizione.
Povero n. 2: - Ah! Allora tanto di cappello!
Mi trovo ad immaginare scene come questa, da quando ho scoperto che, anche fra i poveri, esiste una classifica.
Se siamo arrivati a fare una ripartizione di merito anche per le disgrazie, significa che siamo proprio arrivati.
E finiremo pure per far carriera.
Concetta D'Orazio
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivimi, leggerò con piacere. Grazie