«Venga,
cara. Piacere, io sono Flavietta», la voce uno si è presentata, «e lei è…»
«Fortunata»,
la anticipo io, «la signora Fortunata, di nome e di fatto?»
La erre moscia non dà
cenni di assenso né di dissenso. [...]
Maria Celeste, nel corso dei suoi piccoli e misteriosi viaggi, conosce diverse persone.
Su di una spiaggia di ciottoli, sulla Costa dei Trabocchi, incontra due signore: Flavietta e Fortunata.
Le due sono sirene al bagno particolari, imbottigliate nei loro costumi interi.
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