Continuo
a girarmi nel letto. Paola se n’è andata, lasciandomi sola con il fagotto di
ossa e pelle sul fisico. Con la mia zavorra di grasso e di incoscienza nella
testa.
I
bagliori della domenica romana si infilano, assottigliandosi, nelle fessure
della persiana. Si fa magra la luce, proprio come me. Deve entrare negli
spiragli dell’imposta.
Tutto
il mio Io deve passare nei pertugi
dell’anima.
È
per questo che mi impegno a rimanere sottile. [...]
La fragranza dell'assenza, dicembre 2014
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