Agli amici, virtuali e reali, un abbraccio di affetto e tenerezza.
E le mie forse poco ragionevoli aspettative di entusiasmo le condivido pure con le persone che passano qui per caso.
A quelli che capitano per ventura, rivolgo il mio saluto di cuore.
Non le spartisco, invece, queste mie speranze, con chi fa finta di non vedere, non leggere, non partecipare a queste mie emozioni, pur passando nei miei quartieri che ho reso pubblici, buona parte del suo tempo, a fare pettegolezzo, a fare il verso e riecheggiare con pedissequamente discutibile ispirazione.
A loro rivolgo il mio primo non-augurio: che il nuovo anno possa essere foriero di quella singolarità e genuinità che ogni giorno viene presa in prestito dagli altri, senza neppure chiedere il permesso.
Che il 2015 porti tanta originalità per tutti!
Soprattutto per i bisognosi.
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