[...] mentre mi sbeffeggia sulla pancia, si dirama agli avambracci e scende giù nelle gambe, fino ai polpacci. Lo specchio non mi permette di vedere pure quelli ma già so che quella meschina rosetta è andata a lievitare anche lì.
Non mi sento troppo in colpa. Almeno non quando ho a portata di mano la soluzione.
Ed adesso ce l’ho.
Le dita in gola e la testa affacciata sul gabinetto.[...]
Non mi sento troppo in colpa. Almeno non quando ho a portata di mano la soluzione.
Ed adesso ce l’ho.
Le dita in gola e la testa affacciata sul gabinetto.[...]
La fragranza dell'assenza, a questo link
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