Ho scelto il sole alto per calpestare quel suolo di anni consacrato. Sacro ad Ercole.
Ho individuato il momento più caldo e non per caso. La temperatura estiva pare restituirmi l'immagine importante e chiara di quel luogo di oltre tempo.
Profuma l'erba, sa di terra che si è unita a quei sassi remoti. Il verde abbraccia il passato e insieme si offrono allo sguardo dell'uomo presente.
Conto quei passi lasciati dalle epoche trascorse, li confronto con i miei. Mi perdo fra quei sassi, li contrappongo a quelli di oggi: scolpiti allora e pur sinceri. Non hanno forme precise, solo paiono aggiustati con la perfezione della sincerità.
Non come i mattoni moderni: esatti e tagliati al dettaglio, ma quanto spesso disposti a separare spazi insinceri.
I resti di quel tempo appaiono invece autentici e stabili, come verità compiute.
Le prove dell'operosità, della dedizione, del lavoro e dell'autentica devozione si alternano sugli scalini di quei terrazzamenti sacri.
Vedo opera intenta a condurre vita buona, onesta, senza svogliatezze.
Mi rinfranco l'animo a continuare la mia esistenza di adesso.
Concetta D'Orazio
Il resti del Santuario di Ercole Curino si trovano in località Badia, nel comune di Sulmona (AQ).
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