Le note mozartiane ad accompagnare la nostra visita al Borgo del sale, Salzburg.
Le ombre bianche delle nuvole stanno bene al loro posto, al di sopra di queste guglie e di questi tetti, così ordinati, così con cura sistemati. Quel candore nel cielo pare assomigliare ad un vello bianco che riscalda e rassicura.
Continua la musica nella mia testa. Sento che ne ho bisogno: mi tiene compagnia nei miei vagheggiamenti di tranquillità, nella costante ricerca di quanto è bello e mi conforta.
Quell'equilibrio e quella compostezza mi si incanalano nei meandri della coscienza, aiutandomi a godere della bellezza ferma nei secoli e composta nella storia.
Le ho ripassate tutte le note, nella mia testa, mentre mi aggiro fra lo splendore dei Giardini del Castello di Mirabell.
I fiori sono in posa, elegantissimi nei loro colori, posizionati amabilmente e con sapienza nei punti in cui si intrecciano le linee delle sagome geometriche delle siepi.
Decidiamo di salire. La funicolare ci accompagna fino a sopra, laddove la Fortezza, Hoensalzburg, domina il paesaggio sottostante.
E il fiato mi si ferma un po'. La sosta dell'aria che entra e esce dai polmoni è abbastanza lunga ma io sono tranquilla: quel momento di imperturbabilità è dedicato a quanto vedo sotto ai miei occhi.
Concetta D'Orazio.
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