domenica 9 novembre 2014

Riprendiamoci il Natale

Ci fermiamo davanti casa della zia.
Non è proprio mia zia. Non è la zia di mamma o di papà. Non so nemmeno perché la dobbiamo chiamare così. 
Non importa. Basta che sul tavolo della sua sala ci sia tanta roba da mangiare.

Ieri è scesa un po’ di neve ma non ha creato molto impiccio. La strada è pulita. Prima di passare oltre l’inferriata, bisogna suonare il campanellino: gli zii che non sono zii hanno un cane che abbaia molto. Meglio stare attenti.





Cosa ci si aspetta dalla lettura di un e-Book dal titolo Riprendiamoci il Natale
Una raccolta di racconti, come tante?
Sicuramente no. E non lo dico perché è opera mia. Ci mancherebbe. Senso critico, mica bruscolini!

Le storie contenute in questo libretto traggono origine da una personale riflessione nata sul presentimento di sensazioni che evolvono, di tempi che passano e sulla inevitabile perdita di talune atmosfere. Queste ultime non sono proprie delle festività in senso stretto ma si riferiscono a modi di pensare e a comportamenti che, avendoci accompagnato nei nostri anni, dall'infanzia alla età matura ora sentiamo come lontani. 
Un po' ci dispiace perderli, un po' facciamo fatica a rievocarli, per paura di essere guardati come "antichi".

Così proseguiamo, adattandoci a quelle che sono le velocità multiple delle moderne forme di comunicazione che non ci danno nemmeno il tempo di acclimatarci.
E mentre facciamo finta di apprezzarne i vantaggi, mostrandoci sempre solerti nella quotidiana attività di condivisione, in cuor nostro rimpiangiamo un po' quei tempi.
E non solamente un po'.

Il periodo dell'attesa e poi quello delle feste è uno dei momenti che rimarrà impresso nella memoria dei nostri anni passati, soprattutto quelli di nostra prima vita. 
Non so perché, forse per il fatto che le emozioni assorbite da bambini e da adolescenti rimangono nel cuore più a lungo, di quanto non riesca a permanere, nella testa, la reminiscenza vera e propria.
Forse perché la consapevolezza di dover vivere in una maniera, quella moderna, diversa dai modi che ci insegnarono da ragazzi, ci sembra quasi blasfema.
Oppure perché avvertiamo sic et simpliciter la mancanza di quelle impressioni che non ci è dato più di provare oggi.

Cosa si troverà, dunque, all'interno di Riprendiamoci il Natale?
Ricordi.

Ricordi di un trascorso antico che si ricompongono nel presente. Il tempo di oggi a paragone con quello dei decenni precedenti, degli anni ‘70 e dei fortunati ’80 e ’90. 

Un gioco di rimandi tra ieri e oggi, farà sorridere e pensare.

L'ironia dei vari titoli non deve trarre in inganno: è marchingegno incaricato di mascherare nostalgiche verità.


Di seguito i racconti presenti nella raccolta.

- Prefazione del tutto e del niente 
- Quanto costa un Bambinello 
- I bollini di qualità 
- Bozzette nei pantaloni 
- Le kappa con le consonanti 
- La farina senza calcolatrice 
- Il panettone è troppo piccolo 
- La briscola senza carte è come il presepe senza asino 
- Una bambina, due bambine e un pomeriggio
- Postfazione di Santo Stefano
 

Concetta D'Orazio


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