Questo articolo esce contemporaneamente su quattro blog:
Siamo quattro autori indie di ebook e abbiamo pensato di intraprendere un esperimento: dare voce ad alcuni dei nostri personaggi e farli incontrare in un territorio immaginario, più immaginario di quello per cui sono nati, ovvero le nostre storie.
Abbiamo fatto incontrare i nostri personaggi in un parco virtuale, senza averli avvisati prima.
Una bella sorpresa, ma ci sembra che stiano reagendo bene, almeno alcuni…
Si sono trovati lì, ora hanno bisogno di comprendere in quale strana situazione siano capitati.
Iolanda è la donna vissuta in epoca medievale di “Sette giri di donna”, di Concetta D’Orazio;
Martin è lo scrittore protagonista di “Il prossimo best seller”, di Antonella Sacco;
Il Professore viene dal saggio sui generis “La conferenza mediatica del Professor Leonard Knowall”, di Roberto Bonfanti;
Antonio è il personaggio principale del “Papa Nuovo” uno dei racconti contenuti in “Madre Terra”, di Mario Pacchiarotti.
La povera Iolanda è la più confusa, arriva da un’epoca molto lontana, ed è quella che pare avere più problemi di tutti, in senso pratico: oltre a non comprendere bene le espressioni dei suoi compagni, è costretta a sopportare un peso fisico reale: ha le caviglie e i polsi stretti da pesanti catene che, pur permettendole di muoversi, la costringono a compiere passi lenti e faticosi.
Gli altri personaggi notano la diversità e lo stato di prostrazione di questa ragazza. Vorrebbero fare qualcosa per lei. Antonio ha con sé una tronchese e riesce a liberarla da quel gravame. La giovane, tuttavia, si sente ancora oppressa: ha l’anima incatenata. Qualcuno, in un’esistenza precedente, o comunque diversa, l’ha accusata di aver commesso gravi peccati. Iolanda, per quanti sforzi faccia, non riesce a comprendere quali possano essere le colpe di cui si è macchiata.


Antonio è una persona semplice, ma al tempo stesso abituata a trovare sempre una soluzione a qualsiasi problema. Per questo rimane abbastanza silenzioso, rimuginando su quanto gli sta accadendo. Questa volta però è alquanto improbabile che possa trovare il bandolo della matassa. Vedremo come si comporterà quando si renderà conto di non essere in grado, almeno stavolta, di gestire razionalmente il corso degli avvenimenti.
I nostri personaggi, dunque, si ritrovano in una situazione insolita, in un tempo indeterminato, a risolvere strane situazioni. Non possono modificare questa nuova realtà né possono abbandonarla a loro piacimento.
La loro è una costrizione di scena e di trama.
Così ha inizio il nostro esperimento che consiste in una scrittura estemporanea a più mani, o meglio a più tastiere. Come ogni prova che si rispetti, non conosciamo gli esiti cui questo “gioco” porterà né sappiamo a priori come la situazione evolverà.
Ci immedesimiamo ancora una volta nei nostri personaggi per scoprire quali sarebbero le loro reazioni ed azioni su questo inatteso palcoscenico.

Se i risultati ci piaceranno potremo anche scrivere qualche articolo sui nostri blog. Insomma non potrete fare a meno di rimanere coinvolti in questa assurda ma simpatica idea.
Concetta D’Orazio
Antonella Sacco
Roberto Bonfanti
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Scrivimi, leggerò con piacere. Grazie