E tu, dolce bella addormentata riposa il tuo dolore. Lo fai già in estate, lo ripeti in primavera.
Nemmeno l'autunno, con le sue melodie per letargo, sveglia la triste dolcezza di Maja e la composta eleganza del suo gigante.
Sonno riconducili a te. Possa l'inverno alleggerire il cordoglio, con i tramonti ravvicinati e con la freschezza della neve che verrà.
Scendi grigiore, tramutati in celeste.
Il blu della parte bassa già si appresta ad ammansire pure i cuori più animosi.
Ora è tempo di quiete.
E di silenzio.
Concetta D'Orazio
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