Carissimi, eccoci giunti alla casellina di sabato 12 dicembre, nel nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, edizione 2020.
Dunque, siamo ormai a metà percorso, un po' sono felice e un po' mi dispiace. Sono soddisfatta per essere arrivata nel mezzo di questo mio tradizionale gioco, chiamiamolo così, ma continuo a provare malinconia per questo periodo di festività all'insegna dell'ansia e dell'incertezza. Pazienza, andiamo avanti.
Con piacere leggo che quelli che sono gli elementi che mi fanno pensare, in un modo o nell'altro, al nostro Abruzzo e che pubblico quotidianamente, sono tali anche per molti di voi.
Questo significa, forse, che abbiamo alle spalle una tradizione abbastanza consolidata, fatta di gioia e di affetto per le usanze e di passione per il folclore che contraddistingue la nostra cultura di abruzzesi.
Oggi ho pensato di proporvi altri articoli di fine manifattura sempre presenti nei nostri corredi: i centrini all'uncinetto, le cendrùcce.
Nella mia vita, ne ho visti diversi, entrambe le mie nonne erano abili con l'uncinetto. I cotoni più utilizzati, in genere, sono quelli di color bianco oppure ecrù. Io preferisco i primi.
Credo che in ogni casa abruzzese siano presenti, di tutte le fogge e di varia fattura: su mobili, comò e comodini. Singoli esemplari oppure in completo.
Le signore, soprattutto le nostre nonne, erano e sono abili nell'incatenare ed intrecciare i fili con l'uncinetto. Veloci e precise nell'eseguire tutti i vari punti. Mi sembra di vederle quelle mani, ancora adesso.
Il mio appuntamento, come al solito, è a domani, per scoprire una nuova casellina del Calendario.
Concetta D'Orazio
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