Eccoci giunti a mercoledì 9 dicembre. Dopo la pima festa del periodo natalizio, vale a dire l'Immacolata Concezione, possiamo affermare di essere ormai entrati nel periodo natalizio vero e proprio.
Un Natale un po' così, pieno di incertezze e di confusione.
A me il Natale piace molto e sto cercando di trascorrere nel modo più tradizionale possibile anche questo, pur nel rispetto di tutte le restrizioni del caso, con la speranza che l'incubo possa volgere presto alla conclusione.
Per la casellina di oggi del nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, edizione 2020, ho pensato di dedicare qualche riga ad un capo di biancheria che le persone della mia generazione conoscono bene, per averlo utilizzato molto in passato, soprattutto nel periodo della nostra infanzia: lu fazzulètte, il fazzoletto da naso, di stoffa.
I fazzoletti da naso, in confezioni multiple, non dovevano mai mancare fra i capi del corredo delle ragazze.
I ritagli di stoffa quadrata erano oggetto di lavorazioni varie: ricami, orli all'uncinetto; nella dodde comparivano anche fazzoletti intagliati o lavorati di varia foggia.
In particolare, i più ornati erano quelli femminili. I fazzoletti maschili avevano una fattura meno appariscente, anche se pure per questi si realizzava qualche ricamo che mettesse in evidenza le iniziali del nome.
Arecuòrdete de métte lu fazzulètte dèndr'a la cartèlle de la scole.
- La mamma ricordava sempre: - Ricordati di mettere il fazzoletto nella cartella della scuola.
Oggi i fazzoletti di stoffa sono stati sostituiti da quelli di carta, molto più comodi e igienici ma di sicuro meno graziosi e personalizzati.
A domani per una nuova casellina.
Concetta D'Orazio
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