Carissimi, pochi giorni ci separano dal Natale.
Con la speranza nell'anima, apriamo la casellina relativa a Domenica 20 dicembre, nel nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, edizione 2020.
Mi pare inutile ribadirlo, ma lo faccio. In ogni casa d'Abruzzo, un posto di rilevanza è dedicato alla cucina. Il cibo, i piatti tipici sono le caratteristiche della nostra cultura a cui non si può rinunciare.
Seppur ogni paese si caratterizza per avere tradizioni culinarie proprie, ci sono tuttavia alcune pietanze che sono in tipiche in tutto l'Abruzzo. Fra queste si annoverano i primi piatti come le maccarùne a la chitàrre, gli spaghetti alla chitarra, secondi come gli arrosticini e le pallotte càsce e ove, polpette con uova e formaggio, e infine dolci a non finire: pizzelle, bocconotti, parrozzi.
Tutta questa premessa mi è servita per presentare il capo di biancheria che è protagonista della casellina di oggi: la mantière, vale a dire il grembiule, che avevo già citato qui.
Nella mia vita ne ho viste di tutte le fogge, di tutti i colori e con tantissime decorazioni indossate da chi si dedicava alla cucina.
La mantière in alcune zone è detta anche parannànze (ripara sul davanti?) o mandusìne o zenàle.
La mantière biànche (anche di altri colori) è parte integrante del costume popolare abruzzese (qui).
A domani,
Concetta D'Orazio
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