sabato 5 dicembre 2020

Calendario dell'Avvento d'Abruzzo - Domenica 6 dicembre 2020 - Le bbabbùsce da notte





Cari amici, eccoci giunti già alla giornata del 6 dicembre, nel nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, edizione 2020. La casellina di oggi la voglio dedicare ad un capo di abbigliamento che, sebbene di origine antica, ogni tanto torna ancora a riscaldare i nostri piedi: le bbabbùsce da notte, anche dette cutùrne da notte

Dei cutùrni/cutùrne avevo già raccontato qui. Avevo scritto che il termine è chiaramente riconducibile al κόϑορνος, la calzatura utilizzata dagli attori della tragedia greca; a Roma troviamo il cothurnus
In dialetto abruzzese lu cuturne è il calzino, quello spesso e rustico, realizzato a mano con lana di pecora, che un tempo copriva il piede di pastori e agricoltori. Il termine cuturne è oggi quasi scomparso dal vocabolario abruzzese, sostituito da una parola più moderna: la cavezétte.


Torniamo comunque alle nostre bbabbùsce di lana, che spesso ho sentito anche chiamare cutùrne de lane o da notte. Esse venivano realizzate con la lana lavorata ai ferri, utilizzando magari il filato di scarto di altre lavorazioni (maglie, sciarpe, mantelline). Per questo motivo spesso le si trovava composte di diversi colori, in un accostamento più che discutibile. 
Le nostre nonne erano abili in questi lavori e confezionavano scarpette di lana per tutta la famiglia.
Le bbabbùsce, un tempo, venivano anche preparate e accumulate, per essere aggiunte alla biancheria che andava a formare la dote, la dodde, delle ragazze da marito.

Io ne ho conservate alcune, dono delle nonne, ma non le indosso per paura di rovinarle.

E nella vostra parlata dialettale come si chiamano?

A domani con una nuova casellina del Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, edizione 2020.

Concetta D'Orazio


 


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