La pioggia poco fitta ma persistente invita a mettere le mani nella pasta e a scaldare forno e fornelli.
Oggi proviamo a preparare alcuni dolci, fra i più caratteristici di questo periodo.
In dialetto si chiamano cavicionetti (caviciunitte, caggionetti).
Ingredienti
Per la pasta
500/600 grammi di farina
3/4 bicchiere di vino bianco
3/4 bicchiere di olio extravergine di oliva
un cucchiaio di zucchero (o un cucchiaino abbondante)
un pizzico di sale
zucchero semolato per guarnire
Per rendere più morbido l'impasto si può aggiungere un uovo.
Per il ripieno
4 cucchiai di marmellata di uva nera (o scrucchiata, vale a dire marmellata con uva Montepulciano d'Abruzzo)
1 cucchiaio di miele
una decina di mandorle sgusciate e tritate
3 o 4 noci
1 pezzetto di cioccolata
Olio per friggere
I ripieni possono essere diversi ed includere anche ceci (lessati e tritati)
Preparate l'impasto, mescolando tutti gli ingredienti. Lasciatelo riposare per una decina di minuti e quindi tirate una sfoglia sottile.
Lasciate raffreddare.
Ricavate sulla sfoglia tante formine rotonde. Inserite al centro di ogni forma un cucchiaio di ripieno.
Immergete i caggionetti e cuocete fino a quando avranno raggiunto una doratura perfetta.
Scolate i dolcetti su carta assorbente e passateli quindi nello zucchero semolato.
I cavicionetti possono essere cotti anche in forno pre-riscaldato a 180°.
Prima di darvi il solito appuntamento a domani, vi lascio un brano tratto da Nero di memoria, in cui sono menzionati i cavicionetti.
Cavicionetti! La signora aveva dato a Colettina i cavicionetti!
Nicoletta guardò la mamma, poi strinse al petto quel
suo piccolo gruzzoletto di dolciumi. Lo sguardo furbo ed intelligente. Sentiva
di aver fatto qualcosa di fondamentale per la sua famiglia.
E sicuramente aveva fatto una cosa importante: aveva
portato la colazione! [...]
Nero di memoria.
A domani
C. D'Orazio
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