I fiadonetti abruzzesi sono rustici che vengono preparati a Pasqua ma non solo. Li si può trovare in quasi tutti i buffet di festa. Inutile dire che sono buonissimi.
Così come per tutti i prodotti della tradizione la cui ricetta si tramanda di mamma, in nonna, in zia, in cugina, anche la preparazione dei fiadonetti è soggetta a variazioni che dipendono dalle varie località, dai gusti e dagli umori del momento.
Proporrò una ricetta base, passibile di modifiche personali. La quantità degli ingredienti, in modo particolare della farina, è pressoché impossibile da indicare, dal momento che ho avuto la ricetta da mia madre, strenua sostenitrice della teoria che non si può indicare con precisione la quantità della farina necessaria alla preparazione, ma che bisogna procedere “ad occhio”.
Insomma è la famosa teoria della farina che si tira l’impasto, nota anche come teoria ad occhio della genitrice.
Così come per tutti i prodotti della tradizione la cui ricetta si tramanda di mamma, in nonna, in zia, in cugina, anche la preparazione dei fiadonetti è soggetta a variazioni che dipendono dalle varie località, dai gusti e dagli umori del momento.
Proporrò una ricetta base, passibile di modifiche personali. La quantità degli ingredienti, in modo particolare della farina, è pressoché impossibile da indicare, dal momento che ho avuto la ricetta da mia madre, strenua sostenitrice della teoria che non si può indicare con precisione la quantità della farina necessaria alla preparazione, ma che bisogna procedere “ad occhio”.
Insomma è la famosa teoria della farina che si tira l’impasto, nota anche come teoria ad occhio della genitrice.
Ingredienti per l’impasto
1 bicchiere di olio
1 bicchiere di vino bianco
farina ”ad occhio” (vedi "teoria della genitrice")
due cucchiaini di sale
Ingredienti per il ripieno
250 grammi di formaggio morbido di mucca
250 grammi di formaggio rigatino
6 uova
Preparazione
Disporre la farina a fontana e versare nel mezzo il bicchiere di olio, il bicchiere di vino bianco e il sale.
Impastare, inglobando la farina gradualmente fino ad ottenere un composto morbido facilmente lavorabile con il matterello.
Stendere la pasta ad uno spessore di circa mezzo centimetro.
Con il bordo di un bicchiere (o con altra formina adeguata) tagliare dei dischi rotondi con i quali si andranno a foderare gli stampini di alluminio.
Preparare il ripieno, mescolando i due tipi di formaggio, con le uova e disporlo all'interno degli stampini.
Con la pasta avanzata, formare striscioline da applicare a croce sul ripieno.
Cuocere per 30 minuti circa, a forno preriscaldato a 200°.
Impastare, inglobando la farina gradualmente fino ad ottenere un composto morbido facilmente lavorabile con il matterello.
Stendere la pasta ad uno spessore di circa mezzo centimetro.
Con il bordo di un bicchiere (o con altra formina adeguata) tagliare dei dischi rotondi con i quali si andranno a foderare gli stampini di alluminio.
Preparare il ripieno, mescolando i due tipi di formaggio, con le uova e disporlo all'interno degli stampini.
Con la pasta avanzata, formare striscioline da applicare a croce sul ripieno.
Cuocere per 30 minuti circa, a forno preriscaldato a 200°.
La mamma spartì i nove dolcetti. Ne diede quattro ad
ognuno dei figli. Ne lasciò uno solo per lei [...]
da Nero di memoria, l'Abruzzo di ieri
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